Smart Object

La progettazione di una piattaforma integrata di uno Smart Object richiede la caratterizzazione coerente del sistema cyberfisico nel contesto di ambiente globale interattivo tra Things object (IoT) – Device.                                                                                                                                                                                                                                                                                 I Things object, componente degli Smart object, assumono innovative funzionalità e avanzate modalità di interazione per la presenza di una rete internet adattiva (IoT).

In particolare sono oggetti fisici (beacon, sensor, actuators) dotati di capacità di interpretazione elettro-ottica, di elaborazione e di comunicazione, e sono in grado di percepire e di interagire con l’ambiente e con altri oggetti fisici.

La potenza di elaborazione dei Things object abilita diverse modalità di interazione e di comunicazione con il dispositivo embedded associato per controllo remoto, o preelaborazione dello stato(Device).

 

In ogni Device embedded di uno Smart Object è incapsulato il modulo Smart Object Agent (SOAg) che realizza la “smartness” dello Smart Object. SOAg riceve dall’applicazione una o più regole costituite da eventi complessi che scompone e associa ai Thing object costituenti.

Il Device è il componente fondamentale dello Smart Object in quanto, oltre ad essere sede dei SOAg,   ha potenza elaborativa sufficiente e, utilizzando la rete internet  su canali      Wi-Fi GPRS M2M,  può costruire la base tecnologica per il Physical Entity di un cybersistema  potendosi dotare di strumenti di cyber security e di e-learning per la gestione dei alert ad eventi e non solo.

 

In allegato sono riportati le rappresentazioni grafiche di due Smart Object 

La prima  è un oscillometro mems dotato di testa smart in grado di essere  attivato da evento specifico 

La seconda è un plurioscillometro mems [ fino a 157 stazioni ]  dotato di una testa smart in grado di essere attivata da un evento e segnalare lo stato delle 157 terminazioni

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L’idea progettuale TISMA è nata da due considerazioni strettamente connesse: La prima, è quella che i borghi storici italiani, per la loro vocazione di attrattore culturale, rappresentano un patrimonio di valore inestimabile. La seconda è la necessità di mettere in campo azioni che mirano alla tutela e messa in sicurezza dei borghi storici ai fini di una loro rigenerazione e valorizzazione urbana. Una delle azioni certamente necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo è quella del monitoraggio, che ha lo scopo di individuare le minacce ed i rischi e, se possibile, di indicare le soluzioni per l’eliminazione delle prime e la riduzione dei secondi. La soluzione tecnologica che si intende sviluppare e industrializzare prevede la progettazione e realizzazione di una piattaforma di monitoraggio che consenta di acquisire e interrogare una serie di dati, rilevati da una rete di sensori multi-parametrici, integrati con dati provenienti dalla costellazione satellitare Copernicus, attraverso l’implementazione, di strumenti di data-mining e data analysis (Big Data) e di un software autodiagnosticante  il cui scopo è la riduzione dei rischi, derivanti da fattori ambientali, a cui sono soggetti borghi storici ed edifici di elevato pregio artistico e culturale.

Esaminiamo ora  in dettaglio il rischio  antropico presente nei borghi storici : Partendo dalla definizione di Rischio Antropico come situazione non naturale  dovuta alle iniziative e alle attività dell’uomo che sottopone a rischio gruppi di persone inconsapevoli, possiamo suddividere il rischio in  (a) minacce di inquinamento,  (b) guasti delle comunicazioni, (c) impiego di materiali, tecnologie negli impianti industriali o negli agglomerati civili, (d) microsismi non naturali provocati da agenti umani in movimento [es. car] , (e) danno dovuto al verificarsi di incendi (f) situazioni critiche che possono incidere sulla salute umana e creare problemi di vita e di non sopravvivenza.

 Nel contesto del rischio antropico abbiamo una pluralità di ipotesi in quanto sono differenti le modalità di generazione delle cause di rischio non tutte esistenti nella area geografica dove sono presenti gruppi di umani che possono subire le minacce di danno provocato tramite l’ambiente. Abbiamo infatti la triangolazione persona fisica (causa) - area geografica (luogo) -gruppi di umani (effetto), che può variare a causa della pluralità degli ambienti presenti in una circoscritta area geografica.

Esaminiamo in particolare l’area geografica prevista con il progetto TSMA ed i rischi antropici possibili per questo tipo di ambiente; parliamo di Santagata dei Goti e dei  rischi antropici a cui sono sottoposti i turisti (gruppi di umani) che si recano nel borgo storico per fini culturali, storici-archeologici, enogastronomici , e religiosi. Dal punto di vista della valutazione dell’impatto antropico, infatti, soprattutto i luoghi di particolare interesse culturale e religioso sono soggetti a numerosi fattori di rischio dovuti principalmente alla loro fruizione da parte dell’uomo. In questo senso, si rende necessario misurare le interferenze dovute alle iniziative e alle attività dell’uomo che sottopongono i luoghi di interesse culturale, religioso e enogastronomico a diverse tipologie minacce, tra cui quelle di origine gassosa (gas inquinanti,  polveri sottili e radon) , sonora, elettromagnetica e microsismica indotta da apparati umani .

Con il progetto TISMA , con l’obiettivo wp3, si propone di mettere a punto i sistemi IoT Smart progettati secondo le regole rigorose dei sistemi ciberfisici ed in particolare i sistemi complessi innovativi in grado di rilevare  minacce con stazioni ambientali e oscillometriche mems.  Nella messa a punto dei sistemi Smart bisogna partire dall’analisi dei meccanismi fisici, chimici e biologici che interessano l'interazione ambiente-patrimonio culturale, sia indoor che outdoor, e  che portano alla diagnosi del degrado che subiscono i manufatti artistici, storici, archeologici e architettonici a causa degli effetti esercitati dal clima e microclima in modo diretto ed indiretto, dagli inquinanti, dall’ambiente   e dalla pressione antropica su scala temporale e spaziale. In questa ottica con l’obiettivo wp4, si mette a punto un originale sistema di photocompositing, fisso al suolo o trasportato su drone,  basato su camere multiple brandeggiabili pilotate da un sofisticato motore digitale ONVIF per un miglior controllo di situazioni ambientali complesse, dove i sensori IoT perdono efficacia . Un sofisticato sistema ciberfisico associato permetterà di operare in NRT (Near Real Time) con sensori IoT Smart che generano il segnale di aumentato rischio in modalità SEA (Smart Early Alarm) e attuatori Ottici che trasferiranno in remoto gli effetti che lo hanno provocato (Prevencion). Infine con l’obiettivo wp6, si individuano alcune  tipologie di percorsi turistici per mettere a punto sistemi NRT in grado di supportare le visite dei gruppi turistici con info multimediali a realtà aumentata ma soprattutto di allertarli in caso di minacce.

L’idea progettuale TISMA nasce, principalmente, da alcune considerazioni strettamente connesse:

  1. i borghi storici, per la loro vocazione culturale e di attrazione, rappresentano un patrimonio di valore inestimabile che ha generato un aumento dei flussi turistici, soprattutto stranieri, verso i borghi storici.
  2. i borghi storici, in molti casi, sono oggetto di incuria e, conseguentemente, a rischio abbandono se non si definiscono percorsi turistici mirati allo shopping materiale e virtuale a partire da motivazioni  culturali, storici, religiosi, enogastronomici.
  3. i borghi storici devono essere dotati di strumenti e tecnologie  non invasive (IoT Smart e App su smartphone)  che mettano  in campo azioni mirate alla tutela e messa in sicurezza dei borghi storici ai fini di una loro rigenerazione e di un loro sviluppo.
  4. i borghi storici devono essere dotati di flag comunicativi e soluzioni comunicative idonee (poster e pannelli smart) in grado di migliorare la vivibilità degli spazi occupati dai flussi turistici

Una delle azioni certamente necessarie è la individuazione e caratterizzazione di sistemi di comunicazione smart basati sull’uso di soluzioni tecnologiche interattive digitali, quali gli smartphone, disponibili a tutti ai componenti dei flussi turistici che integrano informazioni essenziali culturali/turistiche/religiose/naturalistici/enogastronomiche/logistiche con quelle connesse al monitoraggio ambientale tramite sensori IoT smart  che hanno  lo scopo di individuare minacce e rischi e, trasmetterli in NRT (Near Real Time)  indicando, se possibile,  sempre tramite Smartphone opportune soluzioni per la mitigazione.

Inoltre è necessario caratterizzare percorsi di circolazione di flussi di persone in base a motivazioni prevalenti dei gruppi di interesse (passeggiate) ed individuare per ogni percorso i sistemi di monitoraggio ambientale idonei e soprattutto gli strumenti di pannelli assistiti digitalmente più idonei alla guida dei flussi turistici

SantAgata dei Goti, borgo in provincia di Benevento, sorge a picco su uno sperone di tufo nella Valle Caudina, alle falde del Monte Taburno. La sua particolarità architettonica gli ha valso la Bandiera arancione e fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. La pianta del centro storico è fatta a ellisse e misura un chilometro in lunghezza. Tutt’intorno si estendono le colline. Nella zona nord del territorio sono venute alla luce delle necropoli che risalgono al 300 a.C..

 

Nel caso del Borgo SantAgata dei Goti sono stati individuati i  seguenti percorsi, interessanti agli effetti del progetto TISMA :

La “Passeggiata storica - naturalistica ponte sul Martorano -  costone prospiciente il torrente Martorano con  relativo edificato” ( fonte Gaia).Il percorso parte dal ponte che valica il vallone Martorano, dal quale è possibile vedere il sistema di archi di costruzione che regge il borgo sul ciglio della rupe di tufo.Sul rilievo di tufo sono presenti numerose cavità antropiche dovute all’attività estrattiva.  Continua verso Largo Torricella per giungere al torrente Reullo dove sono presenti resti di costruzioni medioevali con lavatoio.

 

 Corte martonato

 Largo Toricella - Lavatoi Torrente Reullo

Da un punto di vista di TISMA la passeggiata storica-naturalistica è monitorata da una stazione di photomonitoring della Technocenter che controlla periodicamente lo stato delle pareti sotto i quali passano  i flussi turistici, e da una centralina di monitoraggio outdoor della Technocenter posizionata sul Ponte che tiene sotto controllo lo stato del paesaggio. Un volo di drone al pontecon camera360° e  programma di volo simile a quello che verrà usato alla chiesa di San Francesco verrà attivato da Marigentech

 

 

 

 

La “Passeggiata storica-religiosa  Ponte-Duomo”: ( fonte ente parco Taburno). Il percorso inizia dalla Chiesa dell’Annunziata (1) e prosegue alla Chiesa di Santo Menna (2) e  al   Castello Ducale (3), e percorrendo Viale Vittorio Emanuele lll, si  arriva alla Villa comunale con pozzo ducale in tufo (4) e al  Ponte sul Martorano. (5)  Percorrendo Via Roma sulla sinistra, si incontra la Chiesa di Sant’Angelo in Munculanis (6) e  la Chiesa di Santa Maria in Costantinopoli (7) . Proseguendo sotto i portici del Monastero delle Redentoriste (8) su via Roma si giunge alla Chiesa di San Francesco (9)  [sconsacrata] con il cassettonato barocco, il maiolicato settecentesco dei fratelli Massa, gli affreschi di Tommaso Giaquinto e il monumento funebre gotico a Ludovico d’Artois e di qui al Municipio (10) dove nella sala consiliare troviamo un quadro di Sant’Agata su un trono con elementi massonici 

A Piazza Umberto l, a destra del municipio,  si trova l’Episcopio (13) con annesso Salone degli Stemmi e i Luoghi Alfonsiani dove, attraverso un percorso piu complesso, si trovano i "Luoghi dell'Anima", angusti cunicoli e grotte preferite da S.Alfonso e altri vescovi per pregare e fare penitenza.

Da via Roma si sbocca in Piazza Sant’Alfonso (11) dove sorge il Duomo (14) fondato nel 1970 anticipato da un imponente pronao romanico che lascia intuire il prestigio e i fasti della chiesa locale. Proseguendo verso Porta antica (15) su Via Riello (16) si percorre un altro breve tratto  per incontrare Madonna Delle Grazie (17) e il Museo diocesano(18) e si completa l’intero percorso.

 

 

Passeggiata Ponte-Duomo

 Da un punto di vista del TISMA la passeggiata storica-religiosa  è guidata da pannelli dotati di Beacon per una guida digitale, messi a punto da Fondazione Italiana che informa il gruppo turistico anche dello stato del suolo e dei materiali che si incontra sul percorso. Inoltre opportuni sistemi  NRT montati dietro ai pannelli e collegati ad App forniti da Marigentechdanno informazioni puntuali dello stato del luogo visitato ed in particolare i valori ambientali della presenza di gas nocivi e polveri sottili.

Inoltre l’attività di Energreenup e della Marigentech  all’interno della passeggiatasarà focalizzata alla (a)  chiesa di San Francesco per quanto riguarda il monitoraggio indoor/outdoor dei parametri ambientali, analisi diagnostiche delle opere in essa contenute e dello stato dei dipinti anche in modalità photomonitoring con utilizzo di drone , (b) al  ponte sul Martorano  saranno installati sensori termoigrometrici da parte di Energreenup per la comprensione delle variazioni giornaliere e stagionali a cui sono sottoposti.  Saranno inoltre montati stazioni lidar da parte di Marigentech per segnalare stati di NRT per la presenza di gruppi di persone con movimenti anomali. Infine l’attività di Fondazione Italiana e di Marigentech sarà focalizzata (c)  alla chiesa dell’Annunziata dove verrà fatto il controllo dello stato dei dipinti presenti all’interno in modalità photocompositing con utilizzo del drone 

 

La chiesa di San Francesco è un vasto complesso appartenuto ai Frati Minori Conventuali, insediatisi nel paese nel 1267. La chiesa si presenta in stile barocco, sia nella facciata maiolicata che negli interni; il controsoffitto in legno mostra una policromia in azzurro e oro, simile a un cielo stellato. Subito a sinistra della controfacciata, si può ammirare il sarcofago del conte Ludovico Artus del 1370 sormontato da un arco gotico, mentre in fondo all'abside è visibile la grande tela con San Francesco che riceve le stimmate e in alto il ciclo di affreschi con episodi tratti dalla storia biblica di Giaquinto del 1703, del quale è anche la tavola dell'Annunciazione (1702).

La chiesa dell’Annunziata è una chiesa del XIII secolo costruita e situata appena fuori dalla porta sud della fortificazione normanna, annessa ad una struttura "Hospitaliera" fondata nel Duecento. Visitando l’interno, gli affreschi dell'abside risalgono al XIV secolo; sulla controfacciata invece è possibile ammirare un monumentale affresco del XV secolo raffigurante il Giudizio Universale. Di pregio è anche la pala d'altare del 1483 realizzata dal pittore napoletano Angiolillo Arcuccio raffigurante l'Annunciazione. La chiesa fu completata nel 1238 e conserva l'impianto basilicale con tetto a capriate e monofore tipici dell'epoca; la facciata di linea barocca presenta un portale tardocinquecentesco, conseguenza dei restauri dell'annesso ospedale patrocinati dalla duchessa Cornelia Pignatelli e dall'Università di Sant'Agata nel 1591. Dopo il terremoto dell'Ottanta sapienti restauri hanno messo in risalto le varie stratificazioni architettoniche della chiesa e gli splendidi affreschi.

 

La “Passeggiata storica- enogastronomica” del sottosuolo (cisterne-pozzi)  (fonte Buscardi)

Durante il Basso Impero Romano un secondo Castrum si è sviluppato sotto terra, di pari passo al primo, di cui oggi restano tracce ancora nascoste ma ben note agli abitanti del borgo; ad essa si accede dai cortili delle loro case, dalle stanze dei locali terranei, dalle botteghe o dagli androni degli antichi palazzi nobiliari, attraverso scale ripide e sinuose scavate nel tufo, e si sviluppa in  una rete di cavità contigue, rischiarate da piccolissime prese di luce naturale e legate tra loro da cunicoli, sfocianti sui versanti est ed ovest del borgo, alla quota che un tempo rappresentava il livello dei due fiumi Riello e Martorano, oggi torrenti.   I costoni sono in pietra di tufo grigio compatto derivante da Ignimbrite Campana solidificatasi con formazioni "a colonna" intercalate da "pipe" (fenditure naturali verticali), di fuoriuscita del gas lungo la superficie;  in questa pietra furono scavate piccole cave necessarie alla costruzione dei primi edifici solidi sulla rocca destinati alle abitazioni civili. La ventilazione e la luce della cavità si ottenevano grazie all'"occhio" iniziale, protetto da una feritoia. Veniva usato dapprima come gettatoio per le stoviglie casalinghe andate in pezzi ─ non di rado sono stati trovati nelle cavità svuotate per alcuni strati terrecotte antiche e ossa di piccoli animali, residui di antichi pasti ─ le cavità furono ben presto utilizzate in epoca alto medievale come conserve, ossia luoghi di deposito e nascondigli per le derrate alimentari di scorta in caso d'assedio alla rocca o come cisterne per l'acqua.  In quest'ultimo caso la volta si presenta a vela e l'occhio non è altro che un pozzo in superficie per far convergere l'acqua piovana nel sottosuolo. I  cunicoli che giungono innestandosi sulle pareti di alcune di esse testimoniano la memoria degli assedi, che dovettero essere lunghi e disperati, tanto da spingere il nemico a scavare, nel tentativo di raggiungere le conserve  e svuotarle, per affamare e assetare gli abitanti chiusi tra le mura e indurli ad aprire le porte della fortezza.

 

 

 

 

DIMORA STORICA MUSTILLI :  AGRITURISMO e CANTINA

È ancora evidente il cunicolo sul versante est della rocca, presso la porta San Marco di accesso alla città: esso, aprendosi a pochi metri dalla stessa, lambisce la grande cisterna sotterranea del Palazzo Mustilli; più nascosto è il cunicolocollegato alla cavità del Palazzo Parisi che immette all'interno di un profondissimo invaso sotterraneo dal lato ovest che oggi ha uno sbocco sulla forra del torrente Martorano.

Da un punto di vista di TISMA l’attività di Marigentech sarà focalizzata sulla dimora storica Mustilli per la presenza di spazi a rischio naturale sia superficiali che sotterranei accentuati dalla presenza di gruppi di persone. Come spazi sotterranei ricordiamo la cantina di tufo visitabile per la presenza della cava piu lunga del borgo a circa 50 mt di profondità mentre come spazi a piano terra ricordiamo i giardini riservati alla enogastronomia della dimora Mustilli e l’agriturismo nei piani superiori della dimora. In questo contesto verrà monitorata anche la cisterna comunale posta in prossimità del castello ducale che è la più grande di dimensioni. Saranno posizionati network di oscillometri mems lungo gli archi dei luoghi frequentati da gruppi di turisti,  stazioni di monitoraggio di gas tossici nelle cantine di tufo, e piezometri con microcamere nella cantina comunale 

 

 

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Note Utilizzo Copernicus Clima

1. Guida settaggio valori Figure

2.Guida settaggio valori Dati

 

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Note Utilizzo Copernicus Atmosfera

1. Guida settagio Valori primari

2. Guida setaggio Valori di dettaglio

3. Guida settaggio Valori Dati

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Note Utilizzo MeteoBlue

 

1. Cliccare sul Menu "MeteoBlue";

2. Scorrere la barra verticale dell' IFrame che contiene il contenuto informativo di MeteoBlue al fine di superare i banner pubblicitari;

3. Inizialmente sono visibili le informazioni relative alle previsioni meteo dei 7 giorni (7-day weather);

4. Alternativamente è possibile selezionare il tipo di previsione meteo a 14 giorni (14-day weather) o le previsioni meteo del giorno corrente (Current weather).

5. Alternativamente se interessati ai modelli forecast, cliccare sul link Forecast che propone sei tipologie di modelli.

 

 

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