Ipotesi progetto SMoRI


…. il partenariato di progetto rafforzerà la mappatura delle tecnologie IoT legate alla erogazione di servizi attraverso il Cloud Computing , nonché ai servizi erogabili mediante app e personal device. Tali informazioni saranno scaturite dai dati rilevati dai sensori disseminati sul bacino monitorato e potranno essere utilizzate sia per attivare processi finalizzati a intervenire prima che si verifichino i disastri naturali, sia per attivare meccanismi di alert…..….


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Risultati

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Con il progetto SMORI si intende progettare e realizzare un sistema integrato di monitoraggio dei fenomeni concorrenti  nel rischio idrogeologico, mediante l’utilizzo di sensoristica ambientale in grado di rilevare i parametri utili per una successiva valutazione del rischio idrogeologico di un territorio……. ….. una ulteriore esigenza è quella di acquisire ed aumentare il know-how nel campo delle tecnologie dell’Internet of Things, che da elementi di interesse per alcune nicchie di mercato sono diventate elementi centrali del business, con la prospettiva di divenire un fenomeno ancora più dirompente nei prossimi anni….….Dal punto di vista tecnologico, il sistema prevede  lo studio e l’analisi delle tecnologie che implementano protocolli di comunicazione e protocolli di sicurezza per reti di sensori ambientali, la modellazione delle componenti software di un sistema complesso multi sensore IoT con metodologia OMT, la progettazione ed implementazione di un protocollo di filing da un sistema di stazioni verso il Cloud in modalità smart objects….…. Una delle innovazioni che si intende introdurre col progetto è la progettazione di un protocollo di comunicazione tra Cloud  “Multi-Federato” e “Smart Objects” e di un protocollo di  sicurezza e affidabilità per lo storage (memorizzazione e recupero dati) su Cloud “Multi-Federato” per lo scenario di riferimento…....  Al fine di tarare, calibrare e validare l’intero sistema, verranno scelte una o più aree sperimentali, sulla base di un protocollo di selezione che i partner scientifici proporranno   nell’ambito del progetto, che terrà conto delle caratteristiche geomorfologiche, idrologiche, idrauliche e delle implicazioni sulle dinamiche costiere……

 

L'Università della Calabria (in breve UniCal) è un'università statale italiana fondata nel 1972, la maggiore delle università calabresi. L'ateneo è situato sulle colline di Arcavacata, frazione del comune di Rende, nell'area urbana di Cosenza. Tra i suoi fondatori vi furono Beniamino Andreatta, Giorgio Gagliani, Pietro Bucci e Paolo Sylos Labini. Dal 2013 il rettore è Gino Mirocle Crisci, professore ordinario di petrografia e petrologia. Nel 2016 si contano 28 672 studenti iscritti. Secondo la classifica stilata dal Censis nel 2018 l'Università è seconda tra i grandi atenei statali italiani

UNICAL partecipa con Dip. DiBEST e DINCI. Responsabile scientifico R. Dominici, coordinerà i gruppi di lavoro Scienze della Terra (De Rosa, Sonnino, Ponte) e Idraulica Fluviale e Marittima (Gaudio–refer.scientif.gruppo- Aristodemo)

DiBEST, con approccio multidisciplinare, sviluppa le più avanzate tecnologie in ambito biologico e studia la gestione sostenibile del territorio, delle risorse naturali, della biodiversità e del patrimonio storico-artistico e paesaggistico. All’interno l’area delle Scienze della Terra promuove e coordina l'attività di ricerca nelle aree delle Scienze Geologiche. Le ricerche vengono svolte all'interno di collaborazioni con enti nazionali ed internazionali mediante acquisizione di finanziamenti pubblici, quali fondi ministeriali italiani, fondi regionali, fondi provenienti dai finanziamenti europei alla ricerca o fondi derivanti da altre agenzie pubbliche internazionali. Particolare attenzione al trasferimento tecnologico attivando convenzioni con enti pubblici e/o imprese nazionali ed estere e fornendo consulenze conto terzi a privati ed enti pubblici. Le attività di ricerca si basano su una rete di laboratori dipartimentali e di ateneo. Ha partecipato come partner e/o capofila a molteplici progetti di ricerca e sviluppo, di seguito i principali degli ultimi anni: - progetto di Ateneo PON SILA (Sistema Integrato di Laboratori per l’Ambiente), - PON01_02651 e connesso progetto di formazione PON01_02651/F, PON “R&C” 2007-2013 - PON01_02818 e connesso progetto di formazione PON01_02818/F, PON “R&C” 2007-2013 - Convenzione C DPC-INGV 2014 stipulata con l’INGV - PRIN 2009H37M59_003 Come servizio al territorio il DINCI, attraverso i suoi 10 laboratori attrezzati per la ricerca, svolge attività di consulenza con enti territoriali nelle aree di propria competenza scientifica, nel campo delle strutture, dell’idraulica, della geotecnica, dei materiali stradali. È attivo in progetti di internazionalizzazione, avendo accordi e collaborazioni per la didattica e per la ricerca, con istituzioni anche extra-europee, e ha attive numerose convenzioni con enti pubblici e privati e aziende. Per quanto riguarda il settore dell’idraulica fluviale e marittima, si elencano le ultime ricerche svolte: • Supervisione tecnico-scientifica, per gli aspetti idraulici, idrologici e geotecnici, relativamente alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva svolta da membri dell’Autorità di Bacino Regionale della Calabria, dell’Azienda Regionale Calabria Verde e del Consorzio di Bonifica Bacini dello Ionio Cosentino per completamento degli interventi di sistemazione idraulica lungo i Torrenti Leccalardo, San Mauro e Malfrancato. • HYDRALAB V - 6th EU Framework Programme Large scale experiments of overtopped wave loads on storm walls, in cooperazione con Ghent University, TU Delft, Flanders Hydraulics Research, RWTH Aachen University, Politecnico di Bari, Univ. Firenze e Univer. L’Aquila • PON01_01936 HABITAT (Harbor Traffic Optimization System), finanziato al DIMEG • PON01_02651 SIGIEC (Sistema di Gestione Integrato per l’Erosione Costiera), finanziato al DIBES T• Progetto di Ateneo PON SILA (Sistema Integrato di Laboratori per l’Ambiente)

Intervento realizzato con finanziamento POR FESR-FSE - Calabria 2014/2020